Settembre è il tempo dei nuovi propositi, dei progetti, della realizzazione dei desideri che abbiamo espresso sotto le stelle di San Lorenzo.
È il mese in cui i sogni smettono di essere pensati e cominciano a reclamare azioni.
Ma come si fa per non perdersi e per non rischiare di ritrovarsi l’anno prossimo con lo stesso numero di desideri irrealizzati e un carico di frustrazione doppia?
Per cominciare è indispensabile innanzitutto stabilire un obiettivo chiaro, raggiungibile e …realizzabile!
Tenetevi lontani dai propositi irrealistici tipo voglio andare nello spazio, a meno che non abbiate intenzione di cominciare a studiare per prendere una laurea in ingegneria aerospaziale, allora non è più irrealistico; ma lo potrebbe essere se pensate di farlo in un anno. Tuttavia, se siete dei geni, potreste riuscirci!
Insomma la variabile “realismo” va sempre misurava alle capacità che vi riconoscete…realisticamente.
Valutate attentamente le fasi necessarie per arrivare al vostro obiettivo e chiarite subito a che punto vi trovate.
Chiarito questo, non vi resta che preparare il terreno.
Di seguito vi suggerisco alcuni strumenti che potrebbero esservi utili:
– Smettete di parlare di ciò che desiderate e cominciate a lavorare per ottenerlo. Le più grandi nemiche dell’operatività sono le chiacchiere. Una volta chiarita la vostra idea il passo successivo è FARE.
– Datevi una data di scadenza. Sì, come uno yogurt. La cornice temporale è la parte essenziale di ogni programmazione. Entro quanto tempo? Quanti giorni mi occorrono? In che modo posso suddividere il lavoro in base al tempo che ho? Questo vi permetterà di ottenere due grandi vantaggi, da una parte ottimizzerete il tempo a disposizione e dall’altra avrete quotidianamente delle piccole soddisfazioni che alimenteranno la vostra fiducia.
– Allenate la pazienza. Una nota canzone dice “Non lo sai che Roma non è stata costruita in un solo giorno?” Siate pazienti e se avvertite pigrizia o scarsa fiducia in voi stessi, ricominciate dai vostri punti di forza, da ciò che vi viene meglio, siate indulgenti con voi senza perdere di vista l’obiettivo. Perdonatevi sia la fretta che eventuali errori, nessuno ha mai detto che realizzare un sogno sia facile.
– Disconnettetevi! Da tv, telefoni, chat, social, posta elettronica, ecc.. (a meno che il vostro obiettivo non renda necessario il loro utilizzo).
Se le chiacchiere sono le più grandi nemiche dell’azione, il nemico numero uno mentre si costruisce qualcosa è la rete. Non è un caso che si chiami come qualcosa che intrappola.
Gli smartphone sono organizzati in modo da tenerci incollati al loro schermo, alimentano la nostra curiosità, le notifiche ci avvisano che sta succedendo qualcosa da qualche parte dentro o fuori dalle nostre vite, e, se pure non le vediamo, le sentiamo con i loro squilli. Come le sirene facevano con Ulisse, ci incantano e ci sottraggono al nostro viaggio. Ulisse lo capì e si fece legare all’albero della nave per non cedere al loro richiamo, noi possiamo semplicemente togliere la suoneria o ancora meglio, spegnere il telefono.
– Create una routine. L’entusiasmo è una parte fondamentale di ogni iniziativa, il cuore di ogni proposito, il cuore emotivo di ogni traguardo. Tuttavia è illusorio pensare che basti l’entusiasmo a sostenerci, dobbiamo aggiungere un altro elemento, qualcosa che possiamo controllare.
Per realizzare un bel giardino il terreno da solo con i suoi elementi non basta, serve qualcosa che venga da fuori, serve l’acqua. Ecco. L’entusiasmo fornisce il terreno, la routine aggiunge acqua ogni giorno.
Darvi delle piccole regole vi aiuterà a darvi un metodo, una procedura.
Se il vostro obiettivo è quello di perdere 5 chili, la vostra routine potrebbe essere, per esempio, quella di camminare ogni giorno per 20 minuti (o a giorni alterni, questo lo decidete voi, sempre secondo la regola del “realismo”) o di cucinare verdure nel weekend per averle già pronte durante la settimana e non trovarvi a dovere mangiare un panino con la mortadella all’ultimo momento (…lo so che è buona la mortadella, però oh, l’avete scelto voi di dimagrire!)
– Less is more. Cominciate con poco, saggiando le vostre capacità/possibilità, aggiungete elementi in maniera graduale, in questo modo otterrete due risultati: prenderete confidenza con le vostre qualità, con il vostro coraggio, con la vostra motivazione e in più ridurrete i fallimenti tutelandovi dalle insidie della frustrazione, prima causa planetaria dei nomerosi sogni chiusi nel cassetto ad ammuffire.
– Siate grati a voi stessi per ogni minuto che riuscite a dedicare al vostro progetto e per ogni sacrificio fatto.
La gratitudine è un concime prezioso che impreziosisce ogni progetto.
– Rischiate. Rischiate. Rischiate…e ancora rischiate, sempre! E se avete paura di fallire, rischiate ancora di più: la paura è il più grande ostacolo che ci separa dalla felicità; più grande è la paura, più grande sarà lo stupore di riuscire nella vostra impresa dopo averla attraversata! (il contrario della felicità non è la tristezza, è la paura!)
– Se non ci riuscite la prima volta, riprovate. Ogni buon proposito nasconde delle insidie, in ogni giardino può crescere anche la gramigna, non per questo il giardiniere smette di curarlo, strappa via l’erba cattiva ed evita che infesti le piante e i fiori che vi ha piantato. Quindi se succede anche a voi, rimettetevi in discussione e se necessario ripartite dal vostro obiettivo.
A questo punto, che dire? Non vi resta che cominciare, disconnettendovi, concentrandovi sui vostri desideri e pianificando il vostro tempo.
“Il giorno migliore per piantare un albero era venti anni fa.
Il secondo momento migliore è adesso”
(Confucio)
Al solito oltre all’empatia e alla professionalità un’altra dote che hai Magda, ed io ne ho beneficiato più volte è la concretezza e la capacità di facilitare i percorsi di ognuno.Grazie, sempre e brava!
Grazie Simonetta!